Le strategie scorrette dei Testimoni di Geova per ritardare processi e inchieste su reati sessuali contro i bambini

12 Gennaio 2016

UN ALTRO GIUDICE CRITICA LE STRATEGIE PROCESSUALI DEI TESTIMONI DI GEOVA

 

Un collegio giudicante di Filadelfia ha dichiarato che i Testimoni di Geova hanno usato una “strategia scorretta” per ritardare un processo nel quale una donna ha accusato i leader della religione di aver coperto l’abuso sessuale subito quando era minorenne.

La casa madre dei Testimoni, la Società Torre di Guardia di New York, (Watchtower Bible and Tract Society), aveva vinto una mozione presso un tribunale di prima istanza per trasferire il processo da Filadelfia alla Contea di York che attualmente ha il maggior lavoro arretrato di cause civili della Pennsylvania.

La Torre di Guardia aveva sostenuto che lo svolgimento del processo a Filadelfia sarebbe pesato sui testimoni che avrebbero dovuto viaggiare per recarsi a deporre.

La Corte d’Appello ha annullato la sentenza del tribunale di grado inferiore definendo la mozione della Torre di Guardia “una mossa dell’ultimo momento per rinviare il processo“.

Nel suo giudizio il giudice Patricia Jenkins, si riferisce alla Torre di Guardia e agli altri imputati, come “le Congregazioni”.

<<I fatti suggeriscono fortemente che l’istanza di trasferimento è stata il prodotto della collaborazione in malafede tra le Congregazioni e i 4 testimoni della Contea di York“, ha scritto il giudice.

Il procedimento è stato presentato nel 2013 da Stephanie Fessler che ha denunciato di essere stata abusata sessualmente dalle 30 alle 50 volte, dai 14 ai 16 anni d’età, da una donna di mezza età in un’altra congregazione.

Il giudice Jenkins non si è soffermata sulla collaborazione ma non è la prima volta che un magistrato solleva la questione delle strategie processuali dei Testimoni di Geova. In due procedimenti in California, i giudici hanno emesso  sentenze in contumacia perché la Torre di Guardia ha rifiutato di presentare documenti e testimoni.

Stephanie Fessler, oggi 27enne, ha dato l’autorizzazione a REVEAL di usare il suo nome in questa storia. Il suo avvocato, Jeff Fritz, ha asserito che le politiche della Torre di Guardia hanno consentito le sue molestie.

<<La congregazione e la Torre di Guardia erano venuti a conoscenza dell’abuso e avevano l’obbligo di segnalarlo alle forze dell’ordine e alle autorità responsabili del benessere dei minori” ha dichiarato il legale.  <<Ammettono che ne erano a conoscenza e non lo segnalarono. Di conseguenza Stephanie è stata soggetta ad abuso reiterato>>

La Torre di Guardia ha rifiutato di commentare il caso.

La denuncia di  Stephanie Fessler è una tra più di una dozzina di cause pendenti contro la Torre di Guardia negli Stati Uniti concernenti le politiche dell’organizzazione sull’abuso sessuale infantile.

Un’inchiesta di REVEAL dello scorso febbraio ha riscontrato che dal 1989 la Torre di Guardia aveva dato istruzioni agli anziani dei Testimoni  per nascondere gli abusi sui minori alle autorità secolari.

Il modello della segretezza della Torre di Guardia è stato successivamente messo in luce nel corso di un’inchiesta di una commissione governativa australiana che ha accertato che i Testimoni di Geova avevano omesso di segnalare oltre 1000 casi di sospetti abusi sui bambini nel loro paese.

Una Commissione che in Inghilterra regola gli enti di beneficenza sta attualmente investigando  le politiche dei Testimoni di gestione dell’abuso sessuale infantile.

Il processo concernente il caso Fessler potrebbe aver inizio all’inizio di questa primavera.

 

Articolo originale a firma di Trey Bundy 

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

 

FONTE: REVEAL

Another judge criticizes Jehovah’s Witnesses’ court tactics

 

NOTA: Ricordiamo che la Società Torre di Guardia ha cercato di opporsi anche all’inchiesta della Charity Commission causando un ritardo nella stessa, che, come rilevato dal giudice Alison McKenna, ha portato i bambini a correre dei rischi. Vedi approfondimenti al link di seguito

http://www.civilsociety.co.uk/governance/news/content/19237/charitys_elongated_delay_to_commission

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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