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SPECIALISTA RACCONTA LA SUA ESPERIENZA CON VITTIME DI ABUSI NEI TESTIMONI DI GEOVA E SCATTA LA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE DA PARTE DELL’ORGANIZZAZIONE IN SVIZZERA. MAGISTRATO RIGETTA L’ATTO

22 Ottobre 2015

Specialista in psicotraumatologia con competenze nel trattamento dei pazienti affetti da DPTS dichiara “Ogni mio paziente cresciuto nei testimone di Geova, ha subito abusi”. L’associazione dei Testimoni di Geova in Svizzera la denuncia ma il giudice rigetta l’atto.

In un’ intervista rilasciata a WATSON lo scorso maggio, Anne Gunkel fisioterapista, specialista in psicotraumatologia con competenza nel trattamento di  persone affette da disturbo post-traumatico da stress (DPTS), parlando della sua esperienza professionale, aveva raccontato come tra i suoi pazienti vi fossero molte vittime di abusi e violenza sessuale in contesti comunitari e cultuali, in particolare tra ex testimoni di Geova. Al riguardo aveva dichiarato  “praticamente ogni mio paziente cresciuto nei Testimoni di Geova è stato vittima di abusi“. La consulente  aveva spiegato, tra l’altro, che i bambini cresciuti nell’organizzazione geovista subiscono una forte pressione per tutto l’arco dell’infanzia, hanno poche relazioni con il mondo esterno, considerato, secondo il credo della confessione, come viziato e privo, per i non testimoni, di ogni possibilità di sopravvivenza all’evento della fine del mondo.

La consulente, aveva inoltre riferito come gli abusi, consumati all’interno della famiglia o a opera degli stessi anziani di congregazione, venissero tenuti nascosti, spiegando anche che per dimostrare un fatto di violenza sessuale, -in base a una regola interna all’organizzazione-, fosse necessaria la parola di almeno due testimoni, evenienza impossibile secondo la stessa professionista.

Per Anne Gunkel, le sorti della vittima non sarebbero d’interesse per i Testimoni di Geova, mentre altro trattamento riceverebbe il colpevole o l’aggressore eventualmente estromesso, che con un un atto di pentimento, verrebbe reintegrato nell’organizzazione. Alla domanda postale su chi avesse il compito di intervenire, la specialista aveva risposto che lo Stato dovrebbe provvedere al monitoraggio di un’organizzazione che, a suo parere, si configura come una setta antidemocratica. Secondo il Rapporto annuale 2014 redatto dall’accreditato centro INFOSEKTE, di cui si fa cenno in un riquadro nel medesimo articolo, le maggiori richieste di informazioni e consulenza concernono proprio Testimoni di Geova e Scientology, con un significativo aumento nel corso degli anni. In particolare per il centro, queste due confessioni, presenterebbero alcuni paralleli, tra cui l’ignorare esigenze e diritti dei minori.

La risposta dell’Associazione svizzera dei Testimoni di Geova alle considerazioni di Anne Gunkel, non si era fatta attendere e il 14 luglio, l’avvocato incaricato Olivier Huber, aveva sporto denuncia nei suoi confronti per diffamazione. Il parere sul caso è arrivato questo mercoledì. Per la procura non sussistono le condizioni che giustifichino l’apertura di un procedimento, in quanto le osservazioni di Anne Gunkel non fanno espresso riferimento all’Associazione dei Testimoni di Geova in Svizzera, ma alla comunità religiosa in generale.

Anne Gunkel ha espresso soddisfazione per la decisione, mentre l’avvocato Huber, non ha rilasciato al momento commenti. Anche per Hugo Stamm, noto e riconosciuto esperto di culti abusanti, (a sua volta oggetto di numerose molestie e denunce per la sua attività di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno delle cosiddette sette), la regola dei due testimoni, non solo non consentirebbe di accertare il fatto criminale ma finirebbe col protegge indirettamente il colpevole.

 

Testo liberamente tratto dall’articolo a firma di Rafaela Roth  “Zeugen Jehovas zeigen Beraterin von Missbrauchsopfern wegen übler Nachrede an – und blitzen ab” pubblicato in data 22 ottobre 2015 su Watson

Vedi approfondimenti alla fonte originale:

http://www.watson.ch/Schweiz/Justiz/549251076-Zeugen-Jehovas-zeigen-Beraterin-von-Missbrauchsopfern-wegen-%C3%BCbler-Nachrede-an-%E2%80%93-und-blitzen-ab