Testimoni di Geova e politiche di gestione dell’abuso sessuale infantile. Ex membro in audizione presso la Charity Commission

26 Dicembre 2015

REGNO UNITO. EX TESTIMONE DI GEOVA ASCOLATATO NELL’AMBITO DI UN’INDAGINE NAZIONALE CONCERNENTE LA CHIESA GEOVISTA

 

Former Jehovah's Witness Steve Rose at his Hartlepool home.

L’ex Testimone di Geova Steve Rose

Un ex testimone di Geova di Hartlepool (Regno Unito), che ha chiesto fossero apportate modifiche nel modo in cui la chiesa tratta le vittime di abusi sessuali, è stato sottoposto a un’audizione nel contesto di una grande inchiesta nazionale.

La chiesa geovista è scossa dopo che una Commissione Reale in Australia ha presentato 77 conclusioni negative sulla sua gestione delle accuse di abusi sessuali e nel Regno Unito, nel mese di ottobre, attivisti hanno scritto al Governo sostenendo che dovrebbe essere obbligatorio per la chiesa andare alla polizia ogniqualvolta è formulata un’accusa. Fatto che segue due casi di grande risonanza del nord-est in cui i Testimoni di Geova sono stati denunciati in tribunale, nel corso degli ultimi due anni, per non essersi recati in polizia quando sono state sollevate accuse nell’ambito delle comunità delle loro chiese a Washington (Inghilterra) e in South Shields.

Ora Steve Rose, l’uomo e attivista di Hartlepool, è stato ascoltato dalla Charity Commission che sta conducendo un’indagine a lungo termine sulle procedure di tutela nel gruppo religioso.

Il sig. Rose era già apparso sul The Northern Echo quando aveva espresso timori sulle pratiche della chiesa. In tale occasione raccontò di essere stato ostracizzato e disassociato dalla chiesa a seguito di una disputa con altri membri. Spiegò che per i membri più giovani e più vulnerabili, con poche amicizie esterne al gruppo, l’effetto può essere devastante.

Ma attualmente Rose è impegnato in una campagna contro la cosiddetta regola geovista dei due-testimoni, per cui la chiesa investiga internamente solo se una richiesta è corroborata da un secondo testimone; un’eventualità estremamente improbabile nei casi di abusi sessuali.

Rose che è stato audito dalla Charity Commission all’inizio di dicembre si è rallegrato dell’indagine e si è detto felice di collaborare. << E’ molto difficile per le persone, probabilmente per i minorenni nella chiesa, andare alla polizia. La chiesa afferma di sorvegliare i molestatori sessuali condannati. Ma quale altra chiesa manda i suoi membri di porta in porta in modo simile?>> ha evidenziato Rose.

In una particolareggiata difesa un portavoce dei Testimoni di Geova ha sottolineato che l’organizzazione aborrisce gli abusi su minori che avvengono in tutta la società e ha evidenziato che la stessa non ha clero retribuito e non lascia separati i figli dai genitori con associazioni giovanili, il catechismo e simili. In una dichiarazione preparata ha affermato << La vittima e il suo o i suoi genitori hanno il diritto assoluto di segnalare la questione alle autorità governative. Gli anziani di congregazione non proteggono gli abusatori dalle autorità o dalle conseguenze delle loro azioni. Chiunque commetta il peccato dell’abuso di un bambino deve affrontare l’espulsione dalla congregazione. Se una persona presta servizio in posizione di responsabilità viene rimosso>>.

La Charity Commission ha confermato di stare investigando.

 

Libera traduzione a cura favisonlus

Testimoni di Geova e politiche di gestione dell’abuso sessuale infantile. Ex membro in audizione presso la Charity Commission

 

FONTE ORIGINALE DELLA NOTIZIA: The Northern Echo

http://www.thenorthernecho.co.uk/news/14168160.Former_Jehovah_Witness_from_Hartlepool_agrees_to_be_interviewed_as_part_of_nationwide_investigation_into_the_church/

 

NOTA: Sull’inchiesta della Charity commission vedi anche precedenti articoli postati qui:

https://favisonlus.wordpress.com/?s=Charity+commission

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