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Abusi sessuali su minori nei Testimoni di Geova. Il secondo servizio shock de LE IENE

Marzo 2016

Non c’è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di aver paura, il coraggio di fare delle scelte, di denunciare

Giuseppe (Peppino) Diana

Il Profeta indica come prioritaria la via delle giustizia

Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come una tromba alza la voce;
dichiara al mio popolo i suoi delitti

(Geremia 22,3 – Isaia 58)

Le Iene e gli abusi su minori mai denunciati dai Testimoni di Geova

 

Iene Testimoni di Geova

Un servizio de Le Iene accende di nuovo i riflettori sui casi di abusi sessuali su minori non denunciati dalla comunità dei Testimoni di Geova. Le vittime: «Gli anziani della congregazione dicono di non raccontare nulla in giro»

Le Iene accendono di nuovo i riflettori su casi di abusi sessuali su minori non denunciati dalla comunità deiTestimoni di Geova. Nel corso della puntata di ieri del programma di Italia1 è stato mandato in onda un servizio firmato da Luigi Pelazza con la testimonianza di diverse vittime di violenze da parte di adulti che, in virtù di precetti religiosi, non sono stati mai denunciati all’autorità giudiziaria e che nella maggior parte dei casi sono rimasti impuniti anche all’interno della congregazione.

Iene Testimoni di Geova

IENE TESTIMONI DI GEOVA, DUE TESTIMONI PER PUNIRE UN ABUSO SESSUALE

La comunità dei Testimon di Geova – spiega il servizio de Le Iene – non ammette relazioni degli associati con l’esterno e, per provare la veridicità di fatti gravi come un abuso occorre la testimonianza di due persone. Senza considerare che viene vietata la possibilità di denunciare il fatto all’Autorità giudiziaria. Ogni decisione e sanzione (nella peggiore delle ipotesi la disassociazione) spetta ad una sorta di tribunale interno. La regola (che deriva dalla Bibbia, dal Libro del Deuteronomio, capitolo 19) è scritta in una circolare interna della congregazione: in casi di abusi sessuali su minori gli anziani (i membri più autorevoli della comunità) «non sono autorizzati dalle Scritture a intraprendere alcuna azione […] fino a che non ci sarà una confessione o la testimonianza di due testimoni credibili».

«Comunque uno se abusa su minore, non penso che lo fa alla vista di due persone», è il commento di uno degli associati ai Testimoni di Geova che ha deciso di parlare alle Iene in forma anonima per svelare i criteri interni di decisione. «Non penso – aggiunge il ragazzo – che gli anziani abbiano capacità o qualifiche professionali per poter valutare dei casi di questo tipo. Non è normale comportarsi così». Il rischio è che diversi casi di abusi compiuti da Testimoni di Geova non siano stati mai denunciati nonostante prove o sospetti. In Australia è stato scoperto che gli associati avrebbero distrutto prove di mille abusi sessuali compiuti su minori. Qualcosa di ugualmente grave potrebbe essere successo anche in Italia.

IENE TESTIMONI DI GEOVA, NESSUNA DENUNCIA ALLE AUTORITÀ PER ABUSO SESSUALE

«Una sera – è una delle testimonianze raccolte e pubblicate da Le iene – mi mandarono a dormire a casa di alcune persone di quella congregazione che noi frequentavamo. Avevo nove anni. Mi hanno mandato al piano di sopra per andare a letto. Quando sono entrata in camera è entrato un anziano. Cominciò a farmi una specie di predica. Dopodichè, mi attiro a sè prendendomi prima il braccio e poi la testa. Mi costrinse a fare quello che un bambino non dovrebbe neanche immaginare, il sesso orale». E dopo la confessione alla mamma di quanto accaduto? «Mi diede della bugiarda», racconta la vittima. «Lei voleva che lo denunciassi, ma non all’Autorità, perché loro non fanno così. Voleva che io trattassi la questione con gli anziani. Loro avrebbero parlato con lui. Ma se vanno a chiedere a lui, lui mica ammette?». Per loro – dice ancora la donna parlando della congregazione e di come regisce agli abusi – la punizione di un pedofilo vuol dire, portarlo, quelle volte che succede, davanti al tribunale interno. Ma sono normali due testimoni in un abuso su minore?». E se lo condannano? «Al massimo lo disassociano».

Iene Testimoni di Geova

(Immagine da: Le Iene / Italiauno / Mediaset)

«Ho scoperto che c’erano anche altri miei familiari che avevano avuto la mia stessa sorte», è invece il racconto di una donna denuncia abusi sessuali e violenze del padre all’età di 13 anni. «Siamo andati a parlare dagli anziani. L’unica cosa che mi è stata detta: ‘Tuo padre non è pedofilo’. E che comunque questa storia non dovevo raccontarla in giro, perché era una vergogna per gli altri miei familiari». E anche dopo la confessione del padre davanti agli anziani sarebbe cambiato poco: «È stato fatto un Comitato Giudiziario ed è stato disassociato. Poi è stato riassociato dopo due anni». Nessuno avrebbe mai chiesto, davanti alle storie di violenze e abusi, di presentare una denuncia. «Hanno le mani macchiate del sangue di innocenti. Tutti quelli che vengono a conoscenza non fanno niente, sono complici».

Iene Testimoni di Geova
(Immagine da: Le Iene / Italiauno / Mediaset)

E la risposta della congregazione? «Noi ripudiamo gli abusi. Si documenti bene e si accorgerà che è nel totale errore», si limita a dire telefonicamente un addetto stampa rispondendo a Luigi Pelazza. Che infine si chiede: «E se a fare le stesse domande fosse un magistrato?»

(Immagine da: Le Iene / Italiauno / Mediaset)

 

FONTE: Giornalettismo

http://www.giornalettismo.com/archives/2042252/iene-testimoni-di-geova-abusi-su-minori/

 

GUARDA L’INTERO SERVIZIO DE LE IENE QUI:

1 parte

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/pelazza-quando-una-religione-ti-toglie-la-liberta_590272.html

2 parte

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/03/01/pelazza-testimoni-di-geova-e-abusi-sessuali_10053.shtml

 

I TESTIMONI DI GEOVA E GLI ABUSI SESSUALI A LE IENE

Le Iene tornano sulla vicenda degli abusi sessuali in alcune Congregazioni dei Testimoni di Geova ma Luigi Pelazza non riesce a trovare l’indirizzo del magistrato competente

di GIOVANNI DROGO mercoledì 02 marzo 2016 10:17

Ieri Luigi Pelazza a le Iene è tornato ad indagare sui casi di presunti abusi sessuali tra i Testimoni di Geova. Della vicenda le Iene se ne erano occupate qualche settimana fa, facendo eco alla notizia della scoperta di un migliaio di casi analoghi avvenuti in Australia. Un servizio con poche novità sul modo di condurre gli affari interni dei TdG ma che ha presentato diverse testimonianze del clima di violenza nel quale alcuni aderenti alla setta sono stati cresciuti. Una domanda, ma perché Pelazza invece di andare a chiedere all’Ufficio Stampa dei Testimoni di Geova non è andato dal magistrato a presentare le prove dei reati dei quali è venuto a conoscenza?

Le violenze e gli abusi raccontati dalle vittime

Non sono in discussione le buffe credenze dei Testimoni di Geova, che sono proprie di ogni setta e religione, quanto l’ordinaria amministrazione della vita quotidiana da parte di alcuni aderenti. Certo, il fatto che qualsiasi cosa venga giustificata ricorrendo alla voce delle Scritture è parte integrante del sistema di credenze dei Testimoni di Geova ma questo non significa ipso facto che questa forma di culto religioso sia fondato sulla violenza e sugli abusi. Sono convinto che tra i Testimoni di Geova, così come tra i sacerdoti cattolici, ci siano molte persone buone ed oneste che però spesso per paura di essere estromesse dalla comunità (il termine preciso èdisassociati) non denunciano il comportamento di coloro che commettono i crimini più gravi. Tutti i testimoni ascoltati da Pelazza fanno o hanno fatto parte dei Testimoni di Geova e hanno chiesto di rimanere nell’anonimato. Quello che gli intervistati delle Iene raccontano a proposito delle violenze e della cultura di sottomissione ai dettami degli Anziani della congregazione – per quanto non forniscano prove – è verosimile ed in linea da quanto raccontato da Ignazio Tarantino nel suo libro Sto bene, è solo la fine del mondoe da altri fuoriusciti e disassociati. Noi che siamo fuori dei TdG conosciamo sostanzialmente due aspetti: le visite al citofono per “parlare della Bibbia” e il fatto che i TdG rifiutino le trasfusioni di sangue (fortunatamente non possono però imporre questa scelta ai minori). Ma è naturalmente l’aspetto nascosto della vita della comunità a destare più curiosità e suscitare maggiore indignazione. Ad un certo punto Pelazza tira fuori il testimone con la maschera di Guy Fawkes che ci spiega che secondo una circolare interna per poter denunciare un abuso la regola derivata dalle Sacre Scritture stabilisce che ci debbano essere almeno due testimoni di quell’abuso. Anche questa non è proprio una novità visto che era uno dei dati emersi dall’inchiesta australiana.

testimoni di geova abusi sessuali minori - 1

Perché i Testimoni di Geova non denunciano i reati?

Va da sé che in questo modo gli abusi non potrebbero mai essere denunciati di fronte alle autorità religiose della setta, ovvero il Corpo Direttivo. E se vi chiedete come mai questi abusi non vengano invece denunciati all’autorità giudiziaria dello Stato italiano oltre all’esistenza di un’indicazione che sconsiglia di rivolgersi alle autorità secolari per appianare i conflitti interni una possibile spiegazione sta nel fatto che i TdG vengono cresciuti all’interno di una rete di relazioni che comprende esclusivamente altri TdG ed è quindi difficile rivolgersi a qualcuno di esterno. Inoltre la disassociazione dalla setta – per i “peccati” più vari – comporta per chi ne fuoriesce la perdita di tutte le relazioni sociali e familiari. Il disassociato rischia di trovarsi – di colpo – nella solitudine più assoluta. Pelazza intervista anche un’altra vittima che racconta dell’abuso sessuale subito a nove anni da uno degli Anziani della sua Congregazione. Stando quindi alle vittime il problema esiste, non sappiamo però quanto sia diffuso ed è in ogni caso difficile sostenere che si tratti di una pratica comune, ma per i TdG può essere affrontato solo in seno alla Congregazione senza dove ricorrere alle autorità italiane. Questo non significa che la posizione ufficiale della setta sia a favore degli abusi, anzi un non meglio identificato addetto stampa sostiene che i TdG ripudiano gli abusi, almeno a parole. Per vedere se a queste parole seguiranno anche i fatti e delle prese di posizione chiare e nette probabilmente toccherà aspettare ancora del tempo.

 

FONTE: NEXT Quotidiano

I Testimoni di Geova e gli abusi sessuali a Le Iene

 

Le Iene: riflettori puntati sugli abusi minorili mai denunciati dei Testimoni di Geova

Le Iene accendono i riflettori sui Testimoni di Geova e sui nuovi casi di abusi sessuali su minori non denunciati dalla comunità. Durante l’ultima puntata la trasmissione di Italia Uno Luigi Pelazza ha intervistato alcune delle vittime che da piccoli hanno subito violenza all’interno della congregazione, violenze mai denunciate in virtù di precetti religiosi.  “La comunità dei Testimoni di Geova – spiega il servizio de Le Iene – non ammette relazioni degli associati con l’esterno e, per provare la veridicità di fatti gravi come un abuso occorre la testimonianza di due persone”. E’ inoltre proibito denunciare i propri consociati all’Autorità giudiziaria. Le sanzioni devono essere decise da un tribunale interno secondo una regola ispirata al Libro del Deuteronomio. “In casi di abusi sessuali su minori gli anziani (i membri più autorevoli della comunità) non sono autorizzati dalle Scritture a intraprendere alcuna azione fino a che non ci sarà una confessione o la testimonianza di due testimoni credibili”. “Comunque uno se abusa su minore, non penso che lo fa alla vista di due persone – dice uno dei Testimoni di Geova – Non penso che gli anziani abbiano capacità o qualifiche professionali per poter valutare dei casi di questo tipo. Non è normale comportarsi così”. “Una sera – racconta a Le Iene una vittima – mi mandarono a dormire a casa di alcune persone di quella congregazione che noi frequentavamo. Avevo nove anni. Mi hanno mandato al piano di sopra per andare a letto. Quando sono entrata in camera è entrato un anziano. Cominciò a farmi una specie di predica. Dopodichè, mi attiro a sè prendendomi prima il braccio e poi la testa. Mi costrinse a fare quello che un bambino non dovrebbe neanche immaginare, il sesso orale”. La mamma quando ha saputo tutto voleva che la vittima trattasse con gli anziani senza denunciare l’accaduto all’Autorità Giudiziaria.  Una donna ha denunciato abusi sessuali e violenze del padre all’età di 13 anni. “Siamo andati a parlare dagli anziani. L’unica cosa che mi è stata detta: ‘Tuo padre non è pedofilo’. E che comunque questa storia non dovevo raccontarla in giro, perché era una vergogna per gli altri miei familiari”. Il padre però poi ha confessato ed è stato soltanto dissociato per due anni. “Hanno le mani macchiate del sangue di innocenti. Tutti quelli che vengono a conoscenza non fanno niente, sono complici”. La congregazione, ha ripudiato gli abusi: “Si documenti bene e si accorgerà che è nel totale errore”.

 

FONTE: METROPOLIS

http://www.metropolisweb.it/mobile/news/le-iene-riflettori-puntati-sugli-abusi-minorili-mai-denunciati-dei-testimoni-di-geova/1931.html

 

ABUSI SESSUALI SU MINORI TRA I TESTIMONI DI GEOVA,
A ‘LE IENE’: “NESSUNO DENUNCIA, È VIETATO…”

Nuovi casi di abusi sessuali su minori, questa volta la denuncia arriva dalla comunità dei Testimoni di Geova e a parlarne ci ha pensato l’inviato de Le Iene Luigi Pelazza. Durante l’ultima puntata la trasmissione di Italia Uno ha intervistato alcune delle vittime che da piccoli hanno subito violenza all’interno della congregazione. PRECETTI RELIGIOSI Tutto è sempre stato taciuto e gli adulti hanno sempre giustificato il loro comportamento citando precetti religiosi. “La comunità dei Testimoni di Geova – spiega il servizio de Le Iene – non ammette relazioni degli associati con l’esterno e, per provare la veridicità di fatti gravi come un abuso occorre la testimonianza di due persone”…

CONTINUA LA LETTURA DELL’ARTICOLO QUI

http://www.leggo.it/news/italia/abusi_sessuali_su_minori_testimoni_di_geova_le_iene_nessuno_denuncia_vietato-1586537.html

ABUSI SESSUALI SU MINORI TRA I TESTIMONI DI GEOVA

Ci ha pensato l’inviato de ‘Le Iene’ Luigi Pelazza a parlare di quello che a nessuno sembra importare: i casi di abusi sui minori tra i Testimoni di Geova. La trasmissione di ‘Italia 1’ ha intervistato le vittime

Se non si arriva addirittura a negare l’abuso, l’unica via rimane poterne parlare solo agli anziani e dover sottostare alle loro decisioni, che il più delle volte negano i fatti avvenuti, facendo anche passare il povero ragazzo per l’essere un bugiardo. Le povere vittime devono poter dimostrare l’avvenuta violenza solo se due testimoni confermano il fatto e questo risulta davvero ridicolo dal momento che un simile abuso non viene certo perpetrato alla presenza di testimoni, soltanto nel caso che anche questi siano comlici della violenza.

Le comunità dei Testimoni di Geova sono cellule chiuse all’esterno, nelle quali i rapporti interpersonali sono soggetti a regole severissime, gli anziani stabiliscono chi deve sposare chi e anche quali frequentazioni sono lecite tra i membri. Inoltre, l’omertà è la regola sovrana e questo consente che possano accadere episodi come quelli portati alla ribalta televisiva dal reporter Luigi Pelazza.

Ovviamente, la comunità smentisce qualsiasi addebito e si trincera dietro il più assoluto riserbo.

 

FONTE: Fidelity House

http://news.fidelityhouse.eu/cronaca/abusi-sessuali-sui-minori-tra-i-testimoni-di-geova-193764.html

 

Le Iene raccontano gli abusi sui minori tra i Testimoni di Geova

iene

Rivelazioni inquietanti quelle raccolte dalla trasmissione di Italia 1‘Le Iene’ nell’ultima puntata andata in onda.

All’interno, un servizioriguardante i Testimoni di Geova con alcune testimonianze choc riguardanti il movimento religioso e racconti di abusi sessuali subiti da alcune vittime quando erano ancora bambini.

Il regolamento interno del movimento, come dice l’inviato Luigi Pelazza, è molto particolare per quanto riguarda questi casi: “La comunità dei Testimoni di Geova non ammette relazioni degli associati con l’esterno e, per provare la veridicità di fatti gravi come un abuso occorre la testimonianza di due persone. In casi di abusi sessuali su minori gli anziani (i membri più autorevoli della comunità) non sono autorizzati dalle Scritture a intraprendere alcuna azione fino a che non ci sarà una confessione o la testimonianza di due testimoni credibili”.

Agghiaccianti le storie raccontate dalle vittime: “Una sera mi mandarono a dormire a casa di alcune persone di quella congregazione che noi frequentavamo. Avevo nove anni. Mi hanno mandato al piano di sopra per andare a letto. Quando sono entrata in camera è entrato un anziano. Cominciò a farmi una specie di predica. Dopodiché, mi attiro a sé prendendomi prima il braccio e poi la testa. Mi costrinse a fare quello che un bambino non dovrebbe neanche immaginare, il sesso orale”.

FONTE: Articolo Tre

http://www.articolotre.com/2016/03/le-iene-raccontano-gli-abusi-sui-minori-tra-i-testimoni-di-geova/?fdx_switcher=true

 

Lorita Tinelli in onda con “Le iene”, continua il servizio di Pelazza sui Testimoni di Geova

Ricordate il servizio de “Le Iene” andato in onda lo scorso 26 gennaio? In quell’occasione il giornalista del noto programma di Canale 5 della rete Mediaset Luigi Pelazza, in un servizio intitolato “Quando una religione ti toglie la libertà”, si interrogava con dati e prove alla mano su comportamenti e plagi che subirebbero alcuni Testimoni di Geova. La dottoressa Lorita Tinelli, in qualità di membro del Centro Studi Abusi Psicologi, rispondeva ad alcune dinamiche sollevate dal giornalista (leggi qui). A distanza di un mese la stessa questione è stata risollevata ed ancora una volta la dott.ssa Tinelli è riapparsa in tv.

Testimoni di Geova e abusi sessuali. Questo il titolo del nuovo servizio di Pelazza andato in onda lo scorso martedì 1 marzo 2016. Raccogliendo ulteriori testimonianze ed andando ancora più a fondo nella questione sugli abusi sessuali dei minori e relativi comportamenti degli “Anziani” della congregazione, Pelazza ha sollevato questa volta il fenomeno del “disassociazionismo” e delle mancate segnalazioni da parte della Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova alle addette attività giudiziarie. Il giornalista, rivolgendosi direttamente alla congregazione, pare non abbia ancora una volta ricevuto risposte concrete sulle decisioni. L’interrogativo esposto sarebbe rimasto ancora una volta: “come possono genitori ed anziani della congregazione non proteggere i propri figli e consentire che gli abusatori continuino a vivere senza alcuna colpa?”.

A tutto questo la dottoressa Lorita Tinelli, attualmente anche assessore del Comune di Noci, ha continuato a rispondere e a dare in proprio contributo da professionista, qual è, nell’ambito degli abusi psicologici. Pubblichiamo di seguito i link di entrambe le puntate andate in onda il 26 gennaio ed il 1° marzo durante il programma “Le Iene”.

1° PUNTATA –   2° PUNTATA 

 

FONTE: NOCI 24

http://www.noci24.it/cronaca/notizie-da-noci/12990-lorita-tinelli-a-le-iene-continua-il-servizio-di-pelazza-sui-testimoni-di-geova3

Lo strano caso dei Testimoni di Geova

di Antonino La Mattina

Nella puntata di martedì scorso de Le Iene, Luigi Pelazza si è occupato di presunti abusi sessuali all’interno della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova

Qualche settimana fa, la Iena Luigi Pelazza si era occupato di presunti abusi sessuali, all’interno della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, che conta all’incirca 8 milioni di fedeli in tutto il mondo.

Dopo la messa in onda del servizio, la redazione de Le Iene è stata completamente sommersa da numerose segnalazioni di testimoni ed ex testimoni, che hanno raccontato a Luigi Pelazza la loro esperienza all’interno della Congregazione dei Testimoni di Geova.

Tutte le persone intervistate hanno chiesto l’anonimato, per non vedere le loro vite rovinate e distrutte a causa della “disassociazione”, il provvedimento disciplinare attuato dai Testimoni di Geova, che consente loro di espellere dalla Congregazione i “fratelli” che si comportano male e che trasgrediscono le loro norme.

Per comprendere al meglio la dinamica dei fatti, è bene tracciare un breve profilo sulla dottrina dei Testimoni.

La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova (in origine, “Studenti Biblici”) nasce inPennsylvania, ad opera del suo fondatore Charles Taze Russel nel 1870. Il nome “Geova” è la resa italiana del Tetragramma biblico (YHWH), le 4 lettere che compongono il nome del Dio giudaico-cristiano, con l’aggiunta delle vocali di “Adonai”. I Testimoni si differenziano da tutti i cristiani delle altre Confessioni religiose, perchè affermano di professare il “vero” Cristianesimo, quello originario del I secolo d. C.; essi interpretano le Sacre Scritture, considerate la Parola di Dio scesa sulla Terra, in modo letterale: l’attività interpretativa della Bibbia è svolta dal Corpo Direttivo nella sede centrale dei Testimoni di Geova a Brooklyn. I Testimonirifiutano la dottrina della Trinità e dell’immortalità dell’anima, asserendo che queste credenze trovano radici nel paganesimo; in base alla loro interpretazione del Testo Sacro, non festeggiano i compleanni né il Natale, ma predicano la“separazione dal mondo”, intendendo che tutte le altre religioni diverse dalla loro insegnano false dottrine. Per questo motivo, i Testimoni hanno rapporti sociali solo con altri Testimoni: chi viene disassociato, cioè espulso dalla Congregazione, non può avere più alcun contatto con i Testimoni, inclusi parenti e amici.

Il “Corpo degli Anziani”, messi a capo di una “Sala del Regno”, attua la disassociazione in base al comportamento morale tenuto dal Testimone: in questo modo si viene a creare una pressione psicologica enorme! La disassociazione, infatti, è una delle controversie più discusse: essere disassociati significa essere abbandonati da tutti quelli che conosci.

Per paura dell’emarginazione sociale, molti Testimoni di Geova abusati dagli Anziani della Congregazione hanno taciuto tali abusi, come raccontato dalle video interviste delle Iene: lo stesso Corpo Direttivo degli Anziani, in caso di reati gravi come l’abuso sessuale, sconsiglia di informare la competente Autorità Giudiziaria, ma di avvertire soltanto la sede Centrale dei Testimoni.

Per vedere l’intero servizio di Luigi Pelazza clicca qui

 

FONTE: ZON

Lo strano caso dei Testimoni di Geova

 

Così i Testimoni di Geova reintegrano nell’organizzazione gli abusatori sessuali di bambini

19 Febbraio 2016

PEDOFILI DENUNCIATI E ALLONTANATI? NO, SE PENTITI, REINTEGRATI

Un anziano dei Testimoni di Geova in Australia è finito dietro le sbarre la scorsa settimana per  abusi sessuali su minori, secondo il The West Australian.

Nel corso di sette anni, David Frank Pople  ha aggredito sessualmente due adolescenti che ha incontrato in una congregazione vicino a Perth. Una delle sue vittime nel 1997 ha riferito agli anziani dell’abuso, ma nessuno lo ha comunicato alla polizia finché una delle vittime nel 2014 ha presentato una denuncia. Pople è stato dichiarato colpevole e condannato a tre anni di carcere.

I dettagli della vicenda di Pople rispecchiano quelli di altri casi di abuso che coinvolgono i Testimoni di Geova in tutto il mondo. Gli anziani non hanno segnalato alle autorità secolari gli abusi sessuali su minori. L’autore del reato è stato espulso dell’organizzazione, solo per essere reintegrato in seguito.

Inoltre, la storia rientra nello schema costante dell’espulsione di membri dei Testimoni di Geova che abusano dei bambini, non per l’abuso stesso, ma per non aver dimostrato sufficiente pentimento.

Dopo che Pople ha ammesso agli anziani nel 1997, che aveva aggredito uno dei ragazzi, è stato disassociato – versione della scomunica nei Testimoni – per  non essere sufficientemente pentito, secondo il racconto del giornale. Un anno più tardi, dopo che Pople ha richiesto il ripristino, la comunità lo ha riaccolto.

L’anno scorso, Reveal ha riportato la storia di Debbie McDaniel, una ex Testimone in Oklahoma che ha affermato che un anziano di nome Ronald Lawrence aveva abusato sessualmente di lei per cinque anni, a partire da quando ne aveva 8. Nel 1990, la McDaniel e altre due vittime, ormai cresciute, hanno cominicato agli anziani che Lawrence aveva abusato di loro.

Gli anziani non hanno avvisato la polizia; alla fine disassociarono Lawrence, non perché aveva abusato delle bambine, ma per averlo negarlo. Come Pople, Lawrence è stato reintegrato un anno più tardi.

La responsabilità di decidere come gli anziani gestiscono gli abusi sui minori spetta ai funzionari della società madre della religione, la Watchtower Bible and Tract Society di New York. La Torre di Guardia sin dal 1989 ha istruito gli anziani a non segnalare gli abusi sui minori alle autorità secolari a meno che la legge del loro stato non lo richieda.

In sostituzione, gli anziani sono incaricati di formare comitati giudiziari interni per giudicare i pedofili come spiriti ribelli, non come criminali. Anche se gli autori impenitenti sono a volte disassociati, possono essere ripristinati dopo un anno o poco più, se chiedono scusa.

In Oklahoma, a Lawrence è stato concesso il reintegro dopo che per mesi ha negato di aver abusato dei bambini, a condizione scrivesse lettere di scuse alle sue vittime. Quando si fecero avanti altre vittime, è stato espulso di nuovo – questa volta per aver mentito su quanti bambini avesse abusato – , solo per essere poi reintegrato per la seconda volta.

In tutti i casi di disassociazione e reintegrazione, la Torre di Guardia ha l’ultima parola. Nei casi di abusi sui minori, la Torre di Guardia si riserva il diritto di decidere quali abusatori devono essere messi alla porta e quali riaccolti. I funzionari sostengono che prendono tali decisioni dopo aver determinato quali pedofili sono pericolosi e quali no.

In risposta a una inchiesta del Governo australiano che l’anno scorso ha appurato che i Testimoni di Geova non avevano segnalato alla polizia oltre 1.000 casi di pedofilia, i funzionari dei Testimoni di Geova hanno scritto: “La sola presenza di un pedofilo all’interno di una comunità non comporta necessariamente che gli altri bambini di una comunità o la comunità siano a rischio “.

La Torre di Guardia ha sottolineato quel punto ancora più esplicitamente tre anni prima, in una lettera riservata a tutti gli anziani negli Stati Uniti.

<<Non ogni persona che ha abusato sessualmente di un bambino in passato è considerato un ‘predatore‘>>, dice la lettera. <<La Torre di Guardia, non il locale corpo degli anziani, determina se un individuo che ha abusato sessualmente dei bambini in passato sarà considerato un ‘predatore’>>.

In Australia, Pople potrà beneficiare della libertà vigilata in 18 mesi.

In Oklahoma, dopo che la McDaniel nel 2013 ha riferito del suo abuso alla polizia, Lawrence ha evitato il processo a causa della prescrizione. Fino allo scorso anno, lui era ancora un rispettabile Testimone di Geova.

 

FONTE:  Reveal

https://www.revealnews.org/blog/how-child-sex-abusers-get-reinstated-as-jehovahs-witnesses/

 

Articolo originale del 17 febbraio 2016 a firma del giornalista investigativo Trey Bundy

Tratto dal blog dell’Associazione Favis onlus

Ecco come vengono reintegrati i Testimoni di Geova che abusano sessualmente dei bambini

“Quell’ indagine non s’ha da fare…” La Società Torre di Guardia della Gran Bretagna continua a opporsi all’inchiesta della Charity Commission sulle politiche di tutela dei Testimoni di Geova

10 Febbraio 2016

La Charity Commission difende in Corte d’Appello la propria inchiesta sull’ente dei Testimoni di Geova

Gli amministratori della Società Torre di Guardia della Gran Bretagna hanno chiesto alla Corte d’Appello di consentire l’impugnazione legale dell’ inchiesta aperta dalla Charithy Commission nel 2014

A seguito delle decisioni assunte nei loro confronti  presso il “Charity Tribunal and High Court”, (vedi in italiano https://favisonlus.wordpress.com/2015/04/15/la-charity-commission-prosegue-lindagine-legale-sulla-congregazione-dei-testimoni-di-geova-trad-ita/ ), gli amministratori della Società Torre di Guardia della Gran Bretagna,  (Watch Tower Bible and Tract Society, la principale charity dei Testimoni di Geova nel Regno Unito) hanno chiesto alla Corte d’Appello di consentire l’impugnazione legale dell’inchiesta di legge sulle loro attività aperta dalla Commissione nel 2014. A oggi nessuna decisione è stata raggiunta.

La Commissione sta esaminando le modalità con cui la Torre di Guardia tutela i bambini e gli adulti a rischio e ha richiesto, a tal fine, l’accesso alla documentazione registrata dalla charity  a partire dal 2014. La Torre di Guardia contesta la base giuridica dell’inchiesta della Commissione e il suo ordine di accesso ai documenti della charity. L’udienza di oggi è parte del contenzioso di lunga data nei confronti della Commissione. La Commissione ha sostenuto che il Charity Tribunal è la sede appropriata per queste vicende e ha fatto presente che in caso di pronuncia differente della Corte, si rischia  di escludere gli enti caritatevoli svantaggiati finanziariamente dall’accesso alla giustizia attraverso il Tribunale meno oneroso.

La Commissione è determinata a indagare con fermezza le accuse secondo le quali le associazioni non dispongono di adeguate politiche e pratiche di tutela. Continua a difendere la sua indagine di legge sulla Torre di Guardia. Incoraggia le persone che sono state colpite nelle congregazioni dei testimoni di Geova in Inghilterra e nel Galles, a entrare in contatto con l’investigatore capo Jonathan Sanders

jonathan.sanders@charitycommission.gsi.gov.uk

I cittadini possono contattare la Commissione per qualsiasi preoccupazione concernente la tutela o altro in riferimento agli enti di beneficenza, attraverso la Complain about a charity.

 

FONTE: GOVERNO DEL REGNO UNITO

https://www.gov.uk/government/news/charity-commission-defends-its-investigation-into-jehovahs-witness-charity-in-the-court-of-appeal

 

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

NOTA: E’ la quarta volta che la Società Torre di Guardia ricorre contro l’inchiesta della Charity Commission. Vedi

http://www.civilsociety.co.uk/governance/news/content/21273/regulator_defends_investigation_into_jehovahs_witness_charity_after_fourth_appeal_launched_into_unlawful_investigation

NOTA 2 : Sull’inchiesta della Charity Commission leggi anche precedenti articoli postati in lingua italiana ai link di seguito

La Charity Commission prosegue l’indagine legale sulla Congregazione dei Testimoni di Geova (Trad. ITA)

Testimoni di Geova e politiche di gestione dell’abuso sessuale infantile. Ex membro in audizione presso la Charity Commission

 

 

Le strategie scorrette dei Testimoni di Geova per ritardare processi e inchieste su reati sessuali contro i bambini

12 Gennaio 2016

UN ALTRO GIUDICE CRITICA LE STRATEGIE PROCESSUALI DEI TESTIMONI DI GEOVA

 

Un collegio giudicante di Filadelfia ha dichiarato che i Testimoni di Geova hanno usato una “strategia scorretta” per ritardare un processo nel quale una donna ha accusato i leader della religione di aver coperto l’abuso sessuale subito quando era minorenne.

La casa madre dei Testimoni, la Società Torre di Guardia di New York, (Watchtower Bible and Tract Society), aveva vinto una mozione presso un tribunale di prima istanza per trasferire il processo da Filadelfia alla Contea di York che attualmente ha il maggior lavoro arretrato di cause civili della Pennsylvania.

La Torre di Guardia aveva sostenuto che lo svolgimento del processo a Filadelfia sarebbe pesato sui testimoni che avrebbero dovuto viaggiare per recarsi a deporre.

La Corte d’Appello ha annullato la sentenza del tribunale di grado inferiore definendo la mozione della Torre di Guardia “una mossa dell’ultimo momento per rinviare il processo“.

Nel suo giudizio il giudice Patricia Jenkins, si riferisce alla Torre di Guardia e agli altri imputati, come “le Congregazioni”.

<<I fatti suggeriscono fortemente che l’istanza di trasferimento è stata il prodotto della collaborazione in malafede tra le Congregazioni e i 4 testimoni della Contea di York“, ha scritto il giudice.

Il procedimento è stato presentato nel 2013 da Stephanie Fessler che ha denunciato di essere stata abusata sessualmente dalle 30 alle 50 volte, dai 14 ai 16 anni d’età, da una donna di mezza età in un’altra congregazione.

Il giudice Jenkins non si è soffermata sulla collaborazione ma non è la prima volta che un magistrato solleva la questione delle strategie processuali dei Testimoni di Geova. In due procedimenti in California, i giudici hanno emesso  sentenze in contumacia perché la Torre di Guardia ha rifiutato di presentare documenti e testimoni.

Stephanie Fessler, oggi 27enne, ha dato l’autorizzazione a REVEAL di usare il suo nome in questa storia. Il suo avvocato, Jeff Fritz, ha asserito che le politiche della Torre di Guardia hanno consentito le sue molestie.

<<La congregazione e la Torre di Guardia erano venuti a conoscenza dell’abuso e avevano l’obbligo di segnalarlo alle forze dell’ordine e alle autorità responsabili del benessere dei minori” ha dichiarato il legale.  <<Ammettono che ne erano a conoscenza e non lo segnalarono. Di conseguenza Stephanie è stata soggetta ad abuso reiterato>>

La Torre di Guardia ha rifiutato di commentare il caso.

La denuncia di  Stephanie Fessler è una tra più di una dozzina di cause pendenti contro la Torre di Guardia negli Stati Uniti concernenti le politiche dell’organizzazione sull’abuso sessuale infantile.

Un’inchiesta di REVEAL dello scorso febbraio ha riscontrato che dal 1989 la Torre di Guardia aveva dato istruzioni agli anziani dei Testimoni  per nascondere gli abusi sui minori alle autorità secolari.

Il modello della segretezza della Torre di Guardia è stato successivamente messo in luce nel corso di un’inchiesta di una commissione governativa australiana che ha accertato che i Testimoni di Geova avevano omesso di segnalare oltre 1000 casi di sospetti abusi sui bambini nel loro paese.

Una Commissione che in Inghilterra regola gli enti di beneficenza sta attualmente investigando  le politiche dei Testimoni di gestione dell’abuso sessuale infantile.

Il processo concernente il caso Fessler potrebbe aver inizio all’inizio di questa primavera.

 

Articolo originale a firma di Trey Bundy 

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

 

FONTE: REVEAL

Another judge criticizes Jehovah’s Witnesses’ court tactics

 

NOTA: Ricordiamo che la Società Torre di Guardia ha cercato di opporsi anche all’inchiesta della Charity Commission causando un ritardo nella stessa, che, come rilevato dal giudice Alison McKenna, ha portato i bambini a correre dei rischi. Vedi approfondimenti al link di seguito

http://www.civilsociety.co.uk/governance/news/content/19237/charitys_elongated_delay_to_commission

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TESTIMONI DI GEOVA DEL REGNO UNITO ACCUSATI DI OCCULTARE GLI ABUSI SESSUALI

3 Gennaio 2016

TESTIMONI DI GEOVA SOTTO ACCUSA ANCHE NEL REGNO UNITO. AVREBBERO COPERTO UNA SERIE DI DENUNCE DI ABUSI SESSUALI

Un membro dei Testimoni di Geova che strangolava ragazzine per ottenere gratificazione sessuale è stato incarcerato dopo che i suoi crimini sono stati tenuti nascosti dalla chiesa per più di 25 anni. 

L’indagine della Carithy Commission su altri casi…

A copy of Watchtower magazine
Torre di Guardia. La rivista offre sconcertanti consigli circa le accuse di abusi sessuali

Il primo attacco di Ian Pheasey fu verso una bambina di sette anni mentre stava lavorando come bibliotecario volontario alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova a Warwick negli anni ’90. La settimana scorsa è stato incarcerato a 5 anni dopo essersi dichiarato colpevole dell’aggressione di una ragazza, di lesioni colpose nei sui confronti e di atti di libidine in danno di altre due giovani.

Il Procuratore Nicholas Taplow ha dichiarato alla Warwick Crown Court che i genitori di una delle vittime,  una ragazzina di quattordici anni, <<scelsero di  celare la natura sessuale dell’episodio e le dissero di non proferire parola al riguardo. Continuarono a minimizzare la gravità della situazione e la faccenda venne insabbiata dalla chiesa>>.

In un caso separato la Charity Commission sta indagando due enti di beneficenza  registrati dei Testimoni di Geova : la Società Torre di Guardia della Gran Bretagna e la congregazione di Manchester New Moston.

Quest’ultima avrebbe permesso a un pedofilo condannato, un ex anziano della chiesa, di interrogare due delle sue vittime nell’ambito di una riunione pubblica.

I Testimoni di Geova credono che presunte aggressioni sessuali e stupri devono essere osservati da almeno due persone per essere ritenuti credibili.

Ma tale scenario non si verifica quasi mai nel contesto degli abusi su minori e nelle aggressioni sessuali, che vedono solitamente presenti solo la vittima e l’assalitore.

Si sostiene che i membri siano scoraggiati dal riferire le accuse di abusi alla polizia, Piuttosto vengono esortati a parlare con gli anziani della chiesa in modo che le accuse possano essere trattate internamente senza interferenze esterne e controllo.

Un’ edizione della rivista Torre di Guardia del gruppo ha invitato i propri lettori a essere “accorti” in merito alle denunce di abusi sessuali che coinvolgono i Testimoni di Geova.

Scandalosamente la rivista sostiene <<Anche se un report è vero non vuol dire che debba essere necessariamente divulgato. Ci sono volte quando non sarebbe né giusto né amorevole diffondere un resoconto fedele ad altri>>.

Steve Rose, un 51enne ex testimone di Geova, ha spiegato che l’articolo è stato chiaramente finalizzato a mantenere i membri dell’organizzazione geovista all’oscuro sugli abusi sessuali.

L’uomo di Hartlepool, County Durham, ha dichiarato << Si dice che anche se è vero sarebbe scorretto pubblicare storie.  Possono avere un pedofilo nell’organizzazione eppure dicono: “non scrivere la storia perché è scortese”. Le persone devono sapere questo>>.

La Torre di Guardia in passato aveva marchiato coloro che lasciano l’organizzazione come “mentalmente malati”.

Il portavoce dei Testimoni di Geova ha sostenuto che la Torre di Guardia stava offrendo “principi utili” e ha aggiunto << Con così tante notizie in circolazione, le persone possono farsi rapidamente coinvolgere da informazioni che non sono state verificate >>.

 

Testo originale a firma di Joe Hinton

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

 

FONTE: DAILY STAR

http://www.dailystar.co.uk/news/latest-news/484952/UK-Jehovahs-Witnesses-sex-abuse-cover-up

 

 

 

Ecco come la leadership geovista sta reagendo alle indagini sulle politiche di gestione degli abusi sessuali sui bambini

16 Dicembre 2015

 

FINGENDO CHE NULLA ACCADA…

Sthepen Lett, membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova

Trey Bundy, noto giornalista di REVEAL The Center for Investigative Reporting, per cui ha curato diverse, documentate e approfondite inchieste sulla pedofilia nei Testimoni di Geova e sulle inquietanti politiche di gestione dell’abuso sessuale infantile della Società Torre di Guardia, firma un nuovo articolo nel quale ci narra  quale sia, a oggi, la reazione della leadership geovista rispetto all’evidenza di drammatici fatti che stanno emergendo ovunque, nel mondo. Di seguito il suo racconto.

Di Trey Bundy

Assediata dai rapporti secondo cui i Testimoni di Geova proteggono gli abusatori di minori dalle azioni giudiziarie, la dirigenza geovista sembra aver optato per una strategia: <<Lasciamo che la storia si estingua>>.

Un  nuovo documentario portoghese trasmesso nel mese di ottobre, ha costituito l’ennesima notizia dal mondo per approfondire ulteriormente la politica dei Testimoni di non denunciare i pedofili alle forze dell’ordine. Come per altre notizie diffuse dai media, gli alti funzionari hanno rifiutato di parlare con i giornalisti che hanno prodotto il documentario.

Tuttavia, dopo la messa in onda, David Splane, un membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, ha parlato a 600 congregazioni dal quartier generale portoghese della religione a Carnaxide, secondo TVI, la stazione che ha trasmesso il documentario. Il discorso di Splane ha aperto una finestra sul modo in cui i leader dei Testimoni di Geova stanno occupandosi dell’indagine.

<<I fratelli, adesso, chiameranno qualche volta New York per dire: “Perché non fate qualcosa al proposito? Si trattava di un programma terribile “, ha detto Splane, che era in visita alla sede centrale di Brooklyn. <<Cosa dobbiamo fare? Il giornalista ha una mente chiusa. Il giornalista non è interessato alla verità. E così noi di solito lasciamo le cose così come stanno e lasciamo che la storia si estingua>>.

Il documentario, titolato  “In the Shadow of Sin“, si è basato su documenti interni dei Testimoni ma secondo quanto dichiarato ancora da  Splane, si è trattato di un prodotto calunnioso, con commenti negativi formulati sui Testimoni di Geova senza che costoro fossero presenti per difendersi.

Ana Leal, la giornalista che ha narrato la vicenda, ha affermato di aver inviato numerose e-mail ai Testimoni e di essersi recata al quartier generale portoghese dell’organizzazione chiedendo la loro partecipazione prima della messa in onda del documentario Dopo le osservazioni di Splane nel mese di novembre, Leal è tornata e ha riprovato.

In un  successivo report, Leal ha dichiarato che i Testimoni l’hanno lasciata entrare solo per dirle: <<Non abbiamo nulla da aggiungere>>.

Reveal si è occupato delle politiche geoviste concernenti gli abusi sui minori sin dallo scorso anno. Ho chiamato e inviato e-mail  all’Ufficio delle relazioni con il pubblico dei Testimoni di Geova, decine di volte. Ho telefonato alle abitazioni degli alti funzionari, compresi i membri del Corpo Direttivo. Sono volato a New York per due volte ed entrato nel quartier generale mondiale dei Testimoni per richiedere interviste. Nessuno ha parlato.

Entrambe le volte, alla sede centrale, ho chiesto di visitare l’Ufficio delle relazioni con il pubblico al quarto piano e mi è stato detto di sedermi nella hall e attendere che il telefono di servizio sul muro squillasse.

Ogni volta, ho aspettato 30 minuti prima che un segretario di nome Bryce mi convocasse per informarmi che non ci sarebbe stata nessuna dichiarazione. Non mi ha permesso di entrare nel suo ufficio per discutere il motivo. Quando ho chiesto di Bryce  il suo cognome, si è ha rifiutato di darmelo.

Qualche ora prima che pubblicassimo la nostra prima storia nel mese di febbraio, la Torre di Guardia ha inviato una breve dichiarazione in luogo di una intervista asserendo che i Testimoni di Geova aborrono gli abusi sui minori e osservano le leggi secolari.

Due settimane dopo che la storia è stata resa nota, un altro membro del Corpo Direttivo, Stephen Lett, ha postato un video sul sito web dei Testimoni, respingendo le notizie secondo le quali l’organizzazione è permissiva verso i molestatori di bambini. Ha chiamato tali report “menzogne guidate dagli apostati” e “false storie concepite per separarci dall’organizzazione di Geova“. <<Dato che qualunque essere umano che cerca di farci scendere a compromessi con  princìpi biblici è in realtà un agente di Satana>>, ha affermato Lett.

Lett ha anche rifiutato di concedere un’intervista.

Splane ha detto ai seguaci in Portogallo, che Geova si sta già occupando della disinformazione diffusa dai giornalisti.

<<Lui manda i suoi Testimoni di porta a porta per correggere l’informazione>> ha sostenuto, riferendosi alle campagne di predicazione porta a porta per le quali l’organizzazione è nota.

I leader dei Testimoni di Geova hanno affermato pubblicamente che sono orgogliosi delle loro politiche di protezione dell’infanzia e che fanno  più delle altre religioni per proteggere i giovani membri dal male. Nonostante le crescenti cause legali e i report dei media  non sono riusciti ad ammettere che l’organizzazione ha nascosto gli abusi sui minori alle autorità secolari di tutto il mondo per decenni.

Non hanno espresso indignazione per l’abuso dei loro figli né dato indicazioni circa il fatto che cambieranno le loro politiche. Hanno invece fatto una cosa chiara: mandare via la stampa.

 

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

 

FONTE ORIGINALE DELL’ARTICOLO: REVEAL

How Jehovah’s Witness leaders are responding to child abuse scrutiny

Così l’organizzazione geovista reagisce alle accuse del fallimento della politica di gestione dell’abuso sessuale infantile (ultima parte)

3 Dicembre 2015

Tratto da un articolo di 

SECONDA PARTE 

Leggi la prima parte dell’articolo qui

https://associazionevittimetorrediguardia.wordpress.com/category/articoli/

L’ORGANIZZAZIONE GEOVISTA CHIEDE ASSISTENZA AD AVVOCATI E DOTTORI COMMERCIALISTI…PER TUTELARE CHI?

[…] Certamente i Testimoni di Geova, essendo una religione basata sull’amore e guidata dallo Spirito Santo, preoccupandosi di queste povere e piccole pecorelle della congregazione di Dio, intendono farsi perdonare e tutelare maggiormente i bambini dall’essere vittimizzati e sono quindi passati subito all’azione. Non hanno perso tempo nel mostrare a quelle vittime “l’amore e la preoccupazione” che il sig. G. Jackson voleva esprimere nei loro confronti nella  testimonianza resa nell’ambito dell’inchiesta della Commissione australiana. Lo hanno fatto subito, prima ancora che il sig. Stewart presentasse le sue risultanze, inviando una comunicazione urgente, accorata e sincera di richiesta di assistenza da parte di…legali e contabili.

Cattura lettera aussie

Se non riuscite a distinguere bene la lettera, la Società Torre di Guardia sta chiedendo agli anziani in Australia di inviare loro i nomi e altre informazioni su testimoni di Geova che siano “legali, avvocati patrocinatori, contabili praticanti certificati e dottori commercialisti”.

Deduco che la Torre di Guardia si stia preparando ad affrontare la valanga di denunce a seguito delle risultanze della Commissione Reale. Il lavoro svolto dalla Commissione ha senza dubbio spronato molte vittime a riflettere sulla possibilità di farsi avanti per chiedere, come è giusto, un qualche tipo di compenso per l’abuso subito.

E’ probabile che la Società Torre di Guardia necessiti di contabili per trasferire il denaro e di legali o avvocati patrocinatori per essere tutelata da qualsiasi responsabilità. A prescindere da questo, ciò che trovo più preoccupante è che  non hanno hanno fatto nessuna richiesta per counselor, terapeuti, psicologi, medici, professionisti con esperienza nel trattamento di vittime di abuso sessuale infantile. Persone che potrebbero aiutare la stessa organizzazione a preparare al meglio le loro risposte quando bambini e adulti presentano accuse di abusi sessuali e ad assistere adeguatamente queste vittime.

Si perdoni la mia espressione, ma la Società Torre di Guardia vuole tutelare le proprie chiappe e i propri beni, non le proprie vittime. A quanto pare a costoro nemmeno viene in mente che il vero problema a cui dovranno far fronte in futuro è il modo in cui gli anziani in pratica maltrattano le vittime di abuso sessuale infantile e questi uomini inesperti, privi di qualifiche, mancanti di empatia, sovente adirati e misogini, non hanno professionalità per parlare con queste vittime, ancor meno per investigare le accuse.

Sembra inoltre ancora non comprendano gli errori delle loro pratiche e politiche che richiedono  la presenza di un secondo testimone all’abuso sessuale di minore, prima che lo stupratore venga estromesso dalla congregazione, permettendo che tale persona abbia di fatto accesso illimitato ai bambini sia nell’ambito della congregazione che nella famiglia, nel quartiere e così via.

Quella non è affatto la preoccupazione della Società Torre di Guardia. Come ho riferito apertamente in questo post, Geoffrey Jackson può aver detto che lui voleva esprimere “amore e preoccupazione” per le vittime, ma non si è nemmeno degnato di prendersi il disturbo di leggere le loro dichiarazioni.

Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova ha avuto la sua opportunità per manifestare preoccupazione per le vittime di pedofilia, ma si è riferito a tali accuse come a “menzogne degli apostati”.  Ancora una volta sembra non stiano riuscendo a mostrare alcun tipo di preoccupazione per le vittime. Stanno preparando la loro risposta al danno che questa religione ha causato alle vittime di abusi sessuali infantili, ma con un esercito di legali per combattere in tribunale e un esercito di contabili per nascondere i soldi che potrebbero usare per la terapia e altri tipi di assistenza.

Il loro “amore e preoccupazione” è per sé stessi, per il proprio denaro e la propria reputazione.  A quanto pare direi che per costoro le  vittime possono andarsene all’inferno, ma io so per certo che molte di loro sono già lì.

 

FONTE: JWVICTIMS.ORG

http://jwvictims.org/2015/12/02/jehovahs-witnesses-respond-to-how-theyve-failed-child-sex-abuse-victims-with-a-call-for-lawyers-and-accountants/

 

Così l’organizzazione geovista reagisce alle accuse del fallimento della politica di gestione dell’abuso sessuale infantile

2 Dicembre 2015

Tratto da un articolo di 

PRIMA PARTE

L’ORGANIZZAZIONE GEOVISTA CHIEDE ASSISTENZA AD AVVOCATI E DOTTORI COMMERCIALISTI…PER TUTELARE CHI?

Questa settimana, Angus Stewart, Senior Counsel per la “Commissione Reale sulle risposte istituzionali alle accuse di abusi sessuali su minori in Australia”, ha presentato le sue prime conclusioni e la relazione concernente il suo interrogatorio dei Testimoni di Geova.

Nel suo rapporto Stewart ha elencato decine di fallimenti che ha constatato nella religione geovista in relazione a come questa ha gestito e risposto alle accuse di abusi sessuali sui bambini. La relazione in formato pdf, è consultabile qui.

Ho molte cose da dire sulle sue prime conclusioni compreso il fatto che le vittime donne erano molto a disagio nel dover riferire dell’abuso subito a un comitato di soli uomini, alle quali  veniva detto di non parlare (ad altri) del loro abuso per rispetto delle famiglie dell’abusatore e che erano anche costrette a presenziare agli studi biblici condotti da e alla presenza del loro molestatore.

E’ stato anche dichiarato che era assolutamente scorretto per gli anziani portare un presunto abusatore a casa della vittima e mettere la vittima difronte all’accusato in quel modo.

Il si. Stewart ha inoltre affermato nella sua relazione che la preoccupazione degli anziani che si occupavano di gestire le accuse di abusi era rivolta alla reputazione della congregazione non alla vittima. In un punto dichiara “il trattamento riservato dagli anziani alla vittima BCG era privo di comprensione e sostegno e l’ha fatta sentire indegna e indifesa“.

L’elenco potrebbe continuare da qui e niente di tutto ciò è positivo per i Testimoni di Geova. Durante l’inchiesta il presidente della Commissione Reale ha affermato di non avere mai visto un’organizzazione con  problemi così numerosi nell’affrontare le accuse di abuso sessuale sui bambini come i Testimoni di Geova ed era evidente dalle testimonianze delle vittime, degli anziani e anche del membro del Corpo Direttivo, Geoffrey Jackson, che le vittime erano rimaste traumatizzate, abbandonate e messe a tacere dall’organizzazione, sentendosi ulteriormente abusate, più di quanto non fossero prima di aver riferito la molestia.

Certamente i Testimoni di Geova, essendo una religione basata sull’amore e guidata dallo Spirito Santo, preoccupandosi di queste povere e piccole pecorelle della congregazione di Dio, intendono farsi perdonare e tutelare maggiormente i bambini dall’essere vittimizzati e sono quindi passati subito all’azione. Non hanno perso tempo nel mostrare a quelle vittime “l’amore e la preoccupazione” che il sig. G. Jackson voleva esprimere nei loro confronti nella  testimonianza resa nell’ambito dell’inchiesta della Commissione australiana.

Lo hanno fatto subito, prima ancora che il sig. Stewart presentasse le sue risultanze, inviando una comunicazione urgente, accorata e sincera di richiesta di assistenza da parte di…legali e contabili.

Cattura lettera aussie

 

FINE PRIMA PARTE

CONTINUA

 

FONTE: JWVICTIMS.ORG

http://jwvictims.org/2015/12/02/jehovahs-witnesses-respond-to-how-theyve-failed-child-sex-abuse-victims-with-a-call-for-lawyers-and-accountants/

 

 

Presentata la relazione del consigliere della Commissione Reale australiana che investiga gli abusi sui minori: un macigno enorme sui Testimoni di Geova

1 Dicembre 2015

La relazione scritta da Angus Stewart, consigliere della Commissione reale australiana, e pubblicata quest’oggi, infligge un durissimo colpo all’organizzazione geovista. I Testimoni di Geova hanno promosso diffidenza verso le autorità secolari e le risposte della chiesa all’abuso sessuale infantile sono  ben lontane dalla prassi più adeguata. Denunciata anche la crudeltà verso le vittime di abusi e di ostracismo

 

Il  consigliere della “Commissione Reale australiana sulle risposte istituzionali alle accuse di abusi sessuali sui bambini” ha presentato oggi una relazione schiacciante contenente 77 conclusioni negative contro i Testimoni di Geova in Australia.

Nella sua relazione  Angus Stewart SC, ha osservato che alla chiesa dei Testimoni di Geova pervengono circa tre-quattro segnalazioni di abusi su minori ogni mese. Dal 1950  sono state 1006 le accuse contro i suoi membri relative ad almeno 1800 vittime ma non una singola accusa è mai stata segnalata alla polizia o ad altre autorità australiane, nonostante 579 persone abbiano confessato gli abusi. I pareri di Stewart derivano dalle audizioni pubbliche  dei Testimoni di Geova e del loro organo supervisore, la Società Torre di Guardia dell’Australia (Watchtower Bible and Tract Society of Australia), tenutesi nel luglio scorso.

L’organizzazione dei Testimoni di Geova ha sottoposto i suoi membri a ” insegnamenti ambigui e contradditori che concernono il loro rapporto con le autorità secolari contribuendo così a favorire la sfiducia verso tali autorità“, ha affermato Stewart.

Il consigliere ha inoltre criticato la chiesa sia per aver obbligato una vittima di abusi nominata BCB, (che aveva reso la sua testimonianza alla Commissione nel luglio scorso), a confrontarsi con il suo abusatore, sia per non aver consentito la partecipazione di donne  quando la sua denuncia era stata esaminata. Stewart ha detto che l’asserita comprensione degli anziani di congregazione per BCB era inconsistente.

Nelle prove presentate a  luglio era emerso che seppure gli anziani della congregazione di Narrogin in Australia occidentale, dove BCB era stata abusata dall’anziano Bill Neill, le aveano creduto, all’uomo era stato  permesso di mantenere il suo posto perché secondo la regola del “testimone” basata su un precetto biblico  del II sec., sono necessari due testimoni per provare un crimine.

BCB che era un’adolescente ed era stata istruita per diversi anni da Neill, fu costretta a continuare a presenziare alle lezioni bibliche con l’uomo e scoraggiata dal discutere l’abuso con chiunque, ha rilevato Stewart.

Fra le altre risultanze rese note alla Commissione, anche il fatto che non vi era alcuna giustificazione per i testimoni di Geova di non denunciare alla polizia quando la vittima era un minore e altri erano a rischio.

Uno dei membri di grado più elevato della chiesa dei Testimoni di Geova, Geoffrey Jackson,  che siede nel Corpo Direttivo con sede a New York, (l’organo che sovrintende le decisioni assunte a livello internazionale,) ha testimoniato l’ultimo giorno dell’udienza pubblica.

Stewart sostiene potrebbe ravvisarsi il fatto che Jackson familiarizzando solo con le dichiarazioni dei testimoni della chiesa e non leggendo la testimonianza dei superstiti “smentisca la sua dichiarata empatia per i sopravvissuti di abuso e il suo asserito riconoscimento dell’importanza del loro punto di vista“.

In una relazione in risposta alle conclusioni di Stewart, la Società Torre di Guardia ha riferito non esser vero che l’organizzazione dei Testimoni di Geova favorisca la diffidenza.  La stessa relazione  sostiene che Stewart sia stato selettivo in ciò che ha usato degli insegnamenti dottrinali per avvalorare le sue risultanze e che il suo ragionamento  in merito alla relazione della chiesa con le autorità secolari sia viziato perché i testimoni affermano che è loro “responsabilità cristiana essere buoni cittadini” e incoraggiano l’obbedienza alla legge. La relazione della Società Torre di Guardia  afferma che molte conclusioni proposte da Stewart siano basate su “asserzioni errate”  e quelle riferite a Jackson non riflettano chi sia veramente quest’ultimo. Jackson si era recato in Australia per prendersi cura del padre malato e non si aspettava di essere chiamato dalla commissione, ha precisato la Società Torre di Guardia.

Nell’articolo a firma di Tessa Akerman pubblicato ieri sul The Australian, l’autrice si è soffermata anche su un altro aspetto preso in esame nella relazione del consigliere Angus Stewart, quello concernete la politica di ostracismo dell’organizzazione. Nella sua relazione Stewart ha rilevato infatti che la pratica di ostracizzare coloro che hanno lasciato l’organizzazione non appare giustificata dalle Scritture che sono state citate a suo sostegno, bensì adottata e applicata per impedire alle persone di abbandonare il culto e in tal modo mantenere l’adesione dei membri. Tale pratica, riferisce il consigliere, appare inoltre particolarmente crudele nei confronti delle vittime di abusi  che hanno manifestato la volontà di abbandonare l’organizzazione perché le loro denunce non sono state adeguatamente trattate. Stewart ha inoltre sostenuto che tale politica è in contrasto con l’asserito sostegno dell’organizzazione geovista alla libera scelta religiosa e con la credenza in un Dio che riconosce il valore e la dignità di tutti gli esseri umani.

 

Fonti della notizia:

THE GUARDIAN

http://www.theguardian.com/australia-news/2015/dec/01/jehovahs-witnesses-fostered-distrust-of-secular-authority-royal-commission-counsel

THE AUSTRALIAN

http://www.theaustralian.com.au/news/nation/jehovahs-witness-group-caned-by-abuse-royal-commission-submission/story-e6frg6nf-1227630157644

NOTA: Il testo della relazione del consigliere Angus Stewart è consultabile sul sito della Commissione Reale sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali su minori, al link di seguito

https://www.childabuseroyalcommission.gov.au/case-study/636f01a5-50db-4b59-a35e-a24ae07fb0ad/case-study-29,-july-2015,-sydney

 

 

Perché parlare della Società Torre di Guardia e di violazione dei diritti umani?

1 Novembre 2015

Da un articolo di Jeni Lundblom

IL CORAGGIO DI PARLARE CHIARO

Spesso, quando parlo con amici e conoscenti mi chiedono: “Perché?Perché ti interessa quello che fanno i Testimoni di Geova? Perché preoccuparsi di scrivere articoli o aiutare il movimento degli ex testimoni di Geova? Perché, semplicemente, non guardare oltre e dimenticare tutto? ”

Sono sicura che alcuni di voi leggendo questo si pongono analoghe domande.

Per l’osservatore casuale, i Testimoni di Geova sono nel migliore dei casi un gruppo di brava gente, e nella peggiore ipotesi, dei disturbatori che bussano alla porta con un messaggio sulla fine del mondo,  La persona comune non classificherebbe la Torre di Guardia come pericolosa. Ma questo non è assolutamente vero. Ed è per questo che parlo chiaro.

Parlo apertamente perché le famiglie sono state distrutte dalla politica ingiusta e crudele dell’ostracismo praticata dallaTorre di Guardia

Una persona che decide di lasciare l’organizzazione deve farlo pur sapendo che si perderanno amici e anche parenti di sangue a causa della politica della Torre di Guardia che richiede di evitare coloro che rifiutano i loro insegnamenti. Personalmente ho una sorella che non vedo da tredici anni. Siamo cresciute insieme inseparabili e ora siamo estranee. Non ha mai conosciuto mia figlia, e a meno che  lei non decida di andarsene, io non potrò mai incontrare i suoi figli.

I miei genitori sono persi e francamente dispero di recuperare quel rapporto. Io vengo ostracizzata.  E’ ingiusto e fa male. Quindi, parlo chiaro

Parlo apertamente perché le donne e i bambini sono reclusi poiché vittime degli insegnamenti misogini alla Sala del Regno

La pedofilia e  violenza domestica vengono insabbiate in maniera allarmante in tutto il mondo. Gli uomini al comando preferiscono continuare a mantenere pulito  il marchio Torre di Guardia piuttosto di ammettere un problema con l’abuso e cambiare le politiche che danneggiano le persone vulnerabili tra loro.

A meno non vi siano due testimoni del fatto, un bambino che è molestato non ha alcuna speranza di ricorrere se l’abusatore nega le sue accuse.

Una donna che è percossa dal marito non lo può lasciare e mantenere rispettabilità all’interno dell’organizzazione. L’unico consiglio offertole è di “essere una moglie migliore.”

Ero quella moglie. So come ci si sente. Quindi, parlo chiaro.

Parlo apertamente perché innumerevoli persone innocenti hanno perso la vita a causa di una interpretazione distorta di un versetto biblico sul nutrirsi di sangue

Le persone continuano letteralmente a morire, rifiutando le trasfusioni di sangue. Le esistenze di innumerevoli uomini, donne, bambini e addirittura neonati sono considerate meno importanti che seguire le disposizioni del Corpo direttivo. Non sopporto di vedere questa perdita insensata di vite umane. Mi fa troppo male osservare  queste vittime della follia venire sacrificate. Quindi, parlo chiaro

Parlo apertamente perché ai bambini e ai giovani, molti dei quali non conoscono altro modo di vivere, viene negato l’accesso a un’istruzione di qualità

Lo studio a casa, tra i testimoni di Geova è essenzialmente incoraggiato per isolare i bambini dal resto del mondo esterno. Viene detto loro che l’apprendimento alle scuole superiori e all’università è peccato, che la lettura di qualsiasi cosa al di fuori delle informazioni  fornite dalla Torre di Guardia, è un percorso verso la distruzione, che assumere una decisione informata, valutando tutte le fonti su un argomento, potrebbe rendere colpevoli di un crimine noto come apostasia.

Sono stata una bambina che aveva troppa paura di fare domande. Da adulta, posso comprendere quante opportunità ho perso nella vita non proseguendo l’istruzione. E’ faticoso ora laurearmi e crescere un bambino allo stesso tempo. Quindi, parlo chiaro.

Parlo per quelli ancora dentro che stanno soffrendo.
Parlo per quelli che sono stati abbandonati o che hanno perso i propri cari per queste politiche.
Parlo per quelli troppo fragili per condividere le loro storie.
Parlo apertamente per offrire appoggio a coloro che stanno cercando di aiutare.
Io parlo per informare l’opinione pubblica e, possibilmente, per impedire che altre persone possano essere ferite.

FONTE: JW Survey

http://jwsurvey.org/apostates/the-friday-column-why-speak-out

Libera traduzione a cura dell’Associazione Vittime della Società Torre di Guardia

AVVERTENZA: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti. Ci scusiamo per eventuali errori